Antoniofo ha scritto: 30 mag 2025, 14:36
Ciao luca noi su facebook abbiamo creato un gruppo apparte siamo circa una quarantina di persone disposti a fare una class action se sei interessato fammi sapere
Puoi trovare il post sul gruppo facebook principale gigi d'agostino fans club
Carmysal ha scritto: 30 mag 2025, 18:09
Disponibile a partecipare ad ogni azione possibile.
Carmine Salera
Ciao...
appena avrete raggiunto un accordo tra di voi e scelto lo studio legale che dovrà rappresentarvi per tutelare i vostri diritti, comunicatemi qui il nome dello studio.
Mi occuperò tempestivamente di contattarlo per firmare l’impegno, facendomi carico di tutte le spese relative sia alla fase extragiudiziale, sia agli eventuali gradi di giudizio.
Secondo me stanno esagerando un po' tutti, si sentono Vasco Rossi anche se hanno una discografia di 3 brani e pensano di poter riempire uno stadio, quando l'età media dei fan è di 15 anni e senza l'accompagnamento dei genitori non ti verrà mai al concerto Si dovrebbero ridimensionare un po' tutti a mio avviso. C'è gente che può fare al massimo un palazzetto, vedi Tony effe che non riesce a riempire il circo massimo (uno che a stento riempie già un palazzetto ). Ma off topic a parte, credo che per quanto riguarda il live di Gigi a Pompei mi sembra chiaro che l'organizzazione abbia preso la palla al balzo per intascare i soldi e sparire, vista la quantità di persone che portava Gigi nell'estate del suo ritorno.. quindi almeno un questo caso non ci vedo proprio un annullamento per mancanza di pubblico..
valeriotanz ha scritto: 10 giu 2025, 04:46
Secondo me stanno esagerando un po' tutti, si sentono Vasco Rossi anche se hanno una discografia di 3 brani e pensano di poter riempire uno stadio, quando l'età media dei fan è di 15 anni e senza l'accompagnamento dei genitori non ti verrà mai al concerto Si dovrebbero ridimensionare un po' tutti a mio avviso. C'è gente che può fare al massimo un palazzetto, vedi Tony effe che non riesce a riempire il circo massimo (uno che a stento riempie già un palazzetto ). ..
Probabilmente la verità non si saprà mai, non so se sono loro che si credono, se i loro manager, se devono stare al passo con i colleghi, però c'è una frenesia incredibile nel farli uscire, a certi prezzi e poi?
secondo me, se posso permettermi , state facendo un pò di confusione tra eventi che probabilmente non riescono a raggiungere risultati desiderati..... eventi che vengono spostati per motivi sconosciuti.... ed eventi in cui gli organizzatori non pagano le aziende dei fornitori e quindi volontariamente decidono di non organizzare l'evento...
Scusami tu Giada... ognuno può parlare di quello che vuole, ci mancherebbe.....
Io ho voluto soltanto fare una precisazione perchè a mio avviso le tre situazioni si collocano su livelli di gravità e scorrettezza differenti.
Quando un'organizzazione vende un numero di biglietti che non soddisfa le proprie aspettative, dovrebbe in ogni caso realizzare l'evento nel rispetto degli accordi garantiti al pubblico, a prescindere da quanti biglietti siano stati venduti..... Quindi secondo me in ogni caso non è corretto spostare date degli eventi come se niente fosse, ma certamente questa tipologia di azione si posiziona a un livello di scorrettezza differente dal terzo e ultimo punto.
Quando un'organizzazione decide di spostare la data di un evento senza fornire un motivo, non si potrà mai sapere effettivamente il perchè e il per come sia giunta a tale decisione, resta il fatto che in ogni caso non è corretto spostare date degli eventi come se niente fosse, ma anche in questo caso la tipologia di azione si posiziona a un livello di scorrettezza differente dal terzo e ultimo punto qui di seguito.
Nel terzo caso, invece, quando un organizzazione non paga i fornitori ed è quindi consapevole sin dall'inizio di non poter realizzare l'evento, ma nel frattempo richiede e incassa denaro dal pubblico attraverso la vendita dei biglietti.... ......... si configura il reato di truffa perchè l'azione è compiuta con premeditazione ingannando tutti, il pubblico e i fornitori.
In ognuno dei tre casi è chiarissima un'ingiustizia nei confronti del pubblico, che non sostiene esclusivamente il costo netto del biglietto, ma affronta anche commissioni, diritti di prevendita ed eventuali spese accessorie (prenotazioni di hotel, viaggi e così via).
Anche qualora l’organizzazione rimborsasse il prezzo del biglietto, il pubblico avrebbe comunque già dovuto subire una perdita economica e avrebbe definitivamente perso l'opportunità, ormai passata..................... di scegliere preventivamente altre esperienze per trascorrere diversamente quella stessa giornata.....
Non è giusto ritrovarsi in un tunnel di complicazioni e ingiustizie anche semplicemente acquistando un biglietto per godersi serenamente un concerto...... Una persona decide di andare a un concerto proprio per trascorrere una giornata piacevole, in pace e serenità, con la musica...........
Faccio sempre più fatica ad accettare e convivere con questi assurdi principi che prevalgono e prendono sempre più piede, generando regole sempre più complicate e inaccessibili....... specialmente per chi lavora tutto il giorno e non può permettersi di spendere tempo prezioso (giorni, mesi, persino anni), e sostenere costi che non tutti possono affrontare, solo per "tentare" di ottenere giustizia.
Ottenere giustizia dovrebbe essere un diritto garantito, e non una possibilità eventuale e lontana.