Psicoterapia e Neurodivergenze

Off-Topic... dove puoi parlare...
di tutto quello che ti pare...
Avatar utente
micheletur
Messaggi: 1100
Iscritto il: 18 dic 2018, 09:32

Psicoterapia e Neurodivergenze

Messaggio da micheletur »

Apro questo topic dato l'interesse mostrato in merito in altre parti della Casa.

Una cosa che ho imparato in questi ultimi anni, è che non bisogna sottovalutare la salute mentale. Non si tratta di essere pazzi o squilibrati, questo è uno stigma che deve sparire dalla faccia della Terra. Nessuno si fa scrupoli ad andare dal dermatologo se ha delle macchie sulla pelle, o ad andare dal dentista se ha una carie.
Allo stesso modo, però, bisogna curare la mente. È assurdo pensare che durante tutta la nostra vita siamo andati da tremila medici diversi, ma mai/quasi mai/raramente da uno psicologo.
Perchè per uno stupido luogo comune dallo psicologo ci vanno quelli malati di mente e pazzi da ricovero oppure depressi, ma non è affatto così...
Lo psicologo è il dottore della mente, dei pensieri, delle ansie, delle preoccupazioni. Quello che sto cercando di fare ultimamente con tante persone che mi stanno intorno è sensibilizzare su questo tema. Ci sono indirettamente passato, ed è una cosa orribile.
Non bisogna provare vergogna, è davvero importante per mettere a posto i pensieri e cercare di trovare la serenità nascosta dai problemi della vita.
Vuoi per timore, per vergogna o per soldi, so che molte persone hanno tanti freni. Ma è un grande sbaglio. La salute è tutto, la mente è tutto. Se parte quella è complicato tornare indietro.
Bisogna avere la razionalità e il coraggio di ammettere di aver bisogno di aiuto e di distaccarsi dall'idea malsana che non ci sia un modo per uscirne.
Le malattie mentali sono tante e variegate, molte di più di quelle che crediamo. Io non sono minimamente un esperto, anzi. Non so veramente nulla di queste cose. Ma un pochino di esperienza, ahimè, l'ho "subita". Avrei preferito non averne.
Per rispetto a noi stessi, se abbiamo il sospetto di qualcosa che ci turba troppo, se notiamo un comportamento diverso in noi stessi, se iniziamo a far fatica ad affrontare le situazioni, se il peso di quello che ci accade intorno si fa sempre più pesante, se perdiamo la forza di affrontare anche i più piccoli problemi della vita, se non riusciamo più a trovare la gioia o il sollievo nemmeno nelle cose belle... dovremmo chiedere aiuto.
So che è complicato. RIchiede grande sforzo e soprattutto fiducia nella psicologia, ma è uno sforzo che vale la pena affrontare, per stare bene.
Non tutti i medici sono uguali, questo è vero. Purtroppo è un rischio anche trovare qualcuno che non sia "adatto" al ruolo che ricopre. Ma questo, in effetti, può capitare per qualsiasi medico di qualsiasi specializzazione.
Uno psicologo/psicoterapeuta non fa miracoli, è vero. Ma ha studiato tutta la vita per essere in grado di lavorare sul cervello affinché si possa affrontare la vita e il modo di pensare in maniera diversa, con un'altra prospettiva. Quello che vorrei dire è che non si tratta di una chiacchierata con un amico... non sono chiacchiere. È una branca della scienza e della medicina. Oltre a questo, ci sono patologie mentali che possono "facilmente" retrocedere con dei farmaci, ormai. Ma senza andare dallo psicologo, non ci potranno mai essere diagnosticate... e non lo sapremo mai. Forse lo sapremo, ma forse sarà troppo tardi... come lo è stato nel mio caso.

Per chi fosse interessato, lascio il link al sito dell'INPS per la richiesta del Bonus Psicologo: https://www.inps.it/it/it/dettaglio-sch ... ologo.html

... Per quanto riguarda le neurodivergenze ...
Le neurodivergenze indicano un funzionamento mentale diverso da quello che la società spesso definisce "normalità". Essere neurodivergenti non è una cosa negativa, è solo una delle tanti variabili umane. Il problema è, come al solito, l'ignoranza delle persone e la società che non comprende o che vuole infilare tutto in cassetti preconfezionati, semplicemente perché è più facile così.

Ecco una panoramica aggiornata con una lista più completa delle principali neurodivergenze e le relative percentuali di prevalenza nella popolazione generale:

Neurodivergenze principali

1. Disturbo dello Spettro Autistico (ASD)
Prevalenza: Circa l'1-1,5% della popolazione mondiale.

2. Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD)
Prevalenza: 5-7% nei bambini in età scolare, 2,5% negli adulti.

3. Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA)
Tra cui
- Dislessia: Colpisce il 5-10% della popolazione mondiale.
- Disgrafia: Circa il 2-5% dei bambini in età scolare.
- Discalculia: 3-7% della popolazione scolastica.

4. Sindrome di Tourette
Prevalenza: 0,3-0,8% della popolazione.

5. Alto Potenziale Cognitivo (APC) o Plusdotazione
Prevalenza: Circa il 2% della popolazione, spesso basato su un QI pari o superiore a 130.

6. Doppia Eccezionalità (2e)
Include plusdotazione combinata con neurodivergenze come ADHD, autismo o DSA.
Prevalenza: Circa il 20% tra le persone plusdotate.

7. Sindrome di Asperger
Prevalenza: Stimata in circa 0,2-0,5% della popolazione.

8. Sindrome di Savant
Molto rara, presente in meno dell'1% delle persone con autismo.

9. Apprendimento non verbale (NVLD)
Prevalenza: Non definita con certezza, stime variano tra lo 0,1% e l'1%.

10. Disturbo del Linguaggio o Sviluppo del Linguaggio (SLI)
Prevalenza: Circa il 7-8% nei bambini in età scolare.

11. Sindrome di Williams
Prevalenza: 1 su 10.000 persone.

12. Sindrome di Rett
Prevalenza: 1 su 10.000-15.000 femmine.

13. Disturbo del Processamento Sensoriale (SPD)
Prevalenza: Circa il 5-16% dei bambini.

14. Disturbo del Coordinamento Motorio (DCD) (Disprassia)
Prevalenza: Circa il 5-6% dei bambini.

15. Sinestesia
Prevalenza: Circa il 4% della popolazione.

16. Disturbo del Processamento Uditivo Centrale (APD)
Prevalenza: Stimato tra il 2-7% nei bambini.

Le percentuali possono variare in base a fattori culturali, metodologie di diagnosi e consapevolezza sociale. Inoltre, molte condizioni possono coesistere (comorbilità). Per alcune neurodivergenze meno studiate, le stime di prevalenza sono più difficili da determinare.

[[[ Fonte: ChatGPT ]]]
Scusate il post un po' lungo. Ad ogni modo...
Se qualcuno ha voglia... se se la sente... di condividere il proprio percorso, le proprie esperienze, le proprie sensazioni... senza timore di essere giudicato... sono convinto che questa Casa sia uno dei posti migliori in cui farlo :s121013:
E ascoltando del cammino balla Gigi D'Agostino. Questi passi D'Agostino sono Gigi del cammino...
Basta poco per sognare... una cassa e un basso in levare...
You know that you're leaving miracles... miracles... miracles...
Avatar utente
Roberto P
Messaggi: 205
Iscritto il: 18 dic 2018, 23:15

Messaggio da Roberto P »

Ciao Michele... grazie per il topic e per le tue ricerche in merito. In pochi sanno quello che mi è successo e come già espresso, sono molto felice di poterne parlare qui con la speranza che possa essere d'aiuto. Appena ho un po di tempo lo farò, cercando di trasmettere quella speranza che con il tempo si può uscire da quel buio. E' un argomento molto delicato perchè ognuno di noi la vive in maniera diversa ma il fine è quello comune...di tutti.... cioè, quello di ritrovare la propria serenità ed i propri obbiettivi.
Avatar utente
Giadina
Messaggi: 4317
Iscritto il: 19 dic 2018, 19:10
Località: Roma

Messaggio da Giadina »

Bravo Michele, se non lo aprivi tu lo avrei fatto io uno di questi giorni.

La salute mentale è troppo importante, ho sempre pensato che la mente sia la fonte principale del benessere sul corpo e di conseguenza su tutto il resto.

Io due anni fa ho seguito un percorso con una psicologa di circa un anno che, per qualche punto mi ha aiutata, poi ho sospeso sia perché non mi piaceva più e sia per i soldi.
Poi ho fatto un paio di test in autonomia ed il risultato diceva che ho qualche caratteristica di chi è affetto da ADHD e da ansia sociale, ma non ho approfondito perché devi comunque rivolgerti ad uno specialista.
Ma de sti tempi chi non ha ansia sociale dai ahahahah

Poi, è successo che mio Padre testa dura ha deciso di morire e a volte non sto bene, mi chiudo, non voglio parlare con nessuno, in quei momenti prima di tutto cerco di farmi forza da sola, magari prima provo le goccine per l'ansia (tipo quelle alla melissa, passiflora, valeriana) e a volte ne esco da sola, capisco pure che capita nei momenti pre o post mestruo e mi sforzo di attraversare tutto sapendo che poi passa.

Ho pensato varie volte anche di tornare dallo psicologo, ma non ho voglia di spendere per stare male, perché ad ogni seduta uscivo in lacrime.
Allora mi ascolto qualche podcast tipo quello di Gianluca Gotto, che ha una visione delle cose che si allinea con le mie, mi leggo qualche libro e fra poco dopo anni mi voglio rimette ad imparare a suonare la tastiera da autodidatta.

Però insomma è tutto in evoluzione diciamo, è un percorso che richiede tanta forza di volontà.

P.s. Comunque mi sa che i fondi per il bonus sono terminati.
:s19053:
Avatar utente
Fly_man
Messaggi: 223
Iscritto il: 18 dic 2018, 19:11
Località: Tarantasca (CN)

Messaggio da Fly_man »

Presente, probabilmente la mia domanda-intervento sul post dell'intervista a Radio Deejay ha dato il La a questo nuovo post, e ne sono felice. Oggigiorno si diagnosticano molti più disturbi e neurodiversità, per fortuna. Io essendo stato diagnosticato a quasi 39 anni (autismo ad alto funzionamento, ex Sindrome di Asperger) mi domando a volte come sarebbe stata "diversa" la mia vita se fossi stato "seguito" a tempo e ora... poi lascio stare perché, nonostante tutto, ho una moglie, una figlia di 11 anni che adoro ed un figlio di quasi 6 anni probabile adhd...
Don't say it's wrong...
Avatar utente
Giadina
Messaggi: 4317
Iscritto il: 19 dic 2018, 19:10
Località: Roma

Messaggio da Giadina »

Una cosa che mi incuriosisce fare è l'ipnosi regressiva, se solo non costasse un rene.

Praticamente può aiutare a rivivere esperienze passate, solitamente legate all’infanzia o, in alcune pratiche più spirituali, a presunte vite precedenti.
Si entra ai ricordi inconsci per comprendere l’origine di blocchi emotivi, paure, ansie o comportamenti ripetitivi.
Esplori traumi passati, lavori su emozioni irrisolte.
:s19053:
Avatar utente
Roberto P
Messaggi: 205
Iscritto il: 18 dic 2018, 23:15

Messaggio da Roberto P »

Ciao Giada, non so da dove cominciare. Ogni volta che ripenso a quello che mi è successo e sento o leggo di persone che stanno vivendo più o meno la stessa cosa, cerco di dire la mia, forse per trasmettere qualcosa di positivo che alla fine ce la possiamo fare.

A me è successo per una serie di motivi ma quello principale è stato quando ho realizzato di avere sbagliato tutto e di non aver capito di essere da solo. Sembrava di vivere come in matrix. Orribile quando le persone vicine a te, provavano piacere nel vederti soffrire. E questa è l’unica cosa a cui oggi non mi sono ancora dato una spiegazione, se non quella che non siamo tutti uguali.

Nonostante io mi senta un perfezionista ed ho costruito quello che ho senza l’aiuto di “”nessuno””, (((quel nessuno è riferito proprio a quelle persone a cui ho dato tutto me stesso))) in quel momento mi sentivo sbagliato.

Eppure ho sempre pensato agli altri, ho sempre voluto unire. In famiglia, siamo due fratelli e due sorelle; io mi sono sempre sentito il “pacere”, anche in situazioni pesanti mostrare il lato positivo.

Loro non centrano nulla, anzi hanno sofferto più di me e questo mi spiace perchè mi sono stati sempre vicini fin da piccolo. Io peró, vedevo tutto nero…

Anche nella musica, avevo appena ultimato il mio studio e dopo tanti anni di passione, era finalmente realtà.
Non volevo più entrarci.

Fino a quando un giorno, mia figlia Isabella mi diede il “LA”
❤️🔊

C’è voluto del tempo… tanto tempo.
Ma oggi sto molto bene. Bisogna darsi tempo e cercare quella luce dentro, ce l’abbiamo tutti.
Avatar utente
Roberto P
Messaggi: 205
Iscritto il: 18 dic 2018, 23:15

Messaggio da Roberto P »


A me è successo per una serie di motivi ma quello principale è stato quando ho realizzato di avere sbagliato tutto e di non aver capito di essere da solo. Sembrava di vivere come in matrix. Orribile quando le persone vicine a te, provavano piacere nel vederti soffrire. E questa è l’unica cosa a cui oggi non mi sono ancora dato una spiegazione, se non quella che non siamo tutti uguali.
Più cercavo conforto nell'unica persona che mi era rimasta ((si i figli...i miei parenti...ma in quel momento cercavi solo lei)) e più ricevevo il contrario.
Per me è stato l'ennesimo trauma comprendere che ero da solo. E non ci sono scuse, quando è finita è finita.


Nonostante io mi senta un perfezionista ed ho costruito quello che ho senza l’aiuto di “”nessuno””, (((quel nessuno è riferito proprio a quelle persone a cui ho dato tutto me stesso))) in quel momento mi sentivo sbagliato.
I miei amici dicono che esagero, soprattutto in studio. Come lo sono nella vita a portare avanti un progetto, lo sono anche in musica e questo non è proprio un bene perchè a volte complico tutto, quando invece basterebbe darci un taglio.
Eppure ho sempre pensato agli altri, ho sempre voluto unire. In famiglia, siamo due fratelli e due sorelle; io mi sono sempre sentito il “pacere”, anche in situazioni pesanti mostrare il lato positivo.

Loro non centrano nulla, anzi hanno sofferto più di me e questo mi spiace perchè mi sono stati sempre vicini fin da piccolo. Io peró, vedevo tutto nero…
E si perchè sono arrivato quasi al limite purtroppo, mancava 1cm e non so davvero quale Santo mi ha fermato.
Perchè il dolore che avrei lasciato sarebbe stato devastante, per i miei parenti e per i miei figli.
Non è facile parlarne di certe cose ma quando senti solo cattiveria intorno a te, ti senti zero.
Io ero in ospedale...in psichiatria ci sono stato 15 giorni. Credevo di essere davvero malato e di avere qualcosa di terminale.
((credevo mi stessero nascondendo qualcosa))

Niente di tutto ciò...

Purtroppo, quando parte qualcosa nella nostra mente si stacca l'interruttore; credo sia proprio perchè ognuno di noi ha una sensibilità diversa dall'altro, chi più...chi meno...e credo anche che nelle persone cattive questo non accada anzi, nelle difficoltà danno il meglio di se.

Anche nella musica, avevo appena ultimato il mio studio e dopo tanti anni di passione, era finalmente realtà.
Non volevo più entrarci.

Fino a quando un giorno, mia figlia Isabella mi diede il “LA”
❤️🔊
La musica ed i miei figli sono il mio antiveleno ...anche adesso che Isa sta diventando grande e mi tratta male :s11026: ... basta che la guardo negli occhi e lei mi fa sentire tutto quello di cui ho bisogno.

Con la musica ho sempre avuto un rapporto particolare ed è stato un trauma scoprire di non saper far nulla anzi scusate...altro che trauma... credo sia stata la cosa più bella del mondo scoprire di riuscire a far musica indipendentemente dalle conoscenze tecniche unito a tutto quello che ho fatto e che grazie a ciò continuo a fare.

Ed è proprio da li che bisogna partire e continuare a credere nei propri sogni.


Ho fatto anche io un percorso dalla psicologa, ci sono stato 4 volte prima che succedesse il blackout per una questione diversa dal mio malessere, più un'ultima volta quando stavo meglio cioè, dopo due anni che cercavo di eliminare gli psicofarmaci dopo il ricovero.
Tutti noi abbiamo qualcosa dentro chi più e chi meno e dobbiamo saperci convivere.

I traumi non sono come caramelle che li butti giù e passa tutto. Bisogna avere la forza di rialzarsi e continuare ad essere se stessi.


Io e mia moglie abbiamo un rapporto come fratelli... le ho chiesto che se vuole possiamo prendere due strade diverse ma lei continua ad essere cocciuta. Ho passato degli anni da inferno ed oggi ((come dice lei)) sono una persona ""anaffettiva"".

Non si è resa conto che ha distrutto, che mi ha disintegrato con sole due parole...dette qualche anno fa a tavola in presenza anche dei suoi genitori.

Non ho mai capito il perchè avesse detto quelle parole ma oggi, con il senno del poi, un po di nebbia si è diradata.



Me ne sono fatto una ragione, e non è per niente semplice vivere in questo modo ma non me la sono sentita di lasciare ai miei figli la sensazione di abbandono che avrebbe alimentato ancor più cattiveria.
Avatar utente
Giadina
Messaggi: 4317
Iscritto il: 19 dic 2018, 19:10
Località: Roma

Messaggio da Giadina »

Taluni dicono cose così tanto per, senza una ragione specifica e trovarne la motivazione non sempre è possibile e a volte utile. Quindi farsene un cruccio non va neanche bene.

Sul non aver abbandonato i tuoi figli tanto di cappello, loro ti ringrazieranno ma ringrazierai anche te stesso per averlo fatto.

Il reparto psichiatrico lo conosco molto bene perché anche mia Mamma ci è stata un paio di settimane e sai qual è la cosa bella? Che lei non lo ricorda.

Purtroppo noi figlie sì.

Venivamo da un paio di annate in cui si erano inanellati una serie di eventi di m3rda uno dietro l'altro.

Però che possiamo fare?

Piangere può servire, ma non si può fare per sempre. Bisogna trovare la forza, darsi del tempo, attraversare la tempesta per poi piano piano rialzarsi.

È come quando si prova un dolore fisico, arriva al culmine, soffri come un cane, ma prima o poi deve affievolirsi, fino a sparire. E bisogna stare concentrati sulla guarigione. Convinti di potercela fare, perché la mente bisogna fregarla. Sta lì il trucco.
:s19053:
Avatar utente
Roberto P
Messaggi: 205
Iscritto il: 18 dic 2018, 23:15

Messaggio da Roberto P »

Giada purtroppo il cruccio è diventato uno scudo. La cattiveria esiste, purtroppo non immaginavo potesse capitare tra di noi.

Non metto di mezzo i miei suoceri (anche se la madre è un essere immondo che non vale la pena di essere nominata, al contrario di mio suocero che nonostante tutto mi ha supportato in tante scelte), perchè in un rapporto tra due persone le rispettive famiglie contano fino ad un certo punto. Il cordone ombelicale si taglia dopo 9 mesi. Ho dato più che potevo e chi mi conosce sa che non dico cazzate perchè parlano i fatti. Ho lasciato la mia famiglia e tutti i miei amici, nonostante avessi un lavoro giù a Cosenza...nonostante avessi varie proposte che potevo anche risparmiarmi tutto questo schifo; ma nel momento in cui la mia fidanzata ha avuto bisogno, la sua famiglia se ne è lavata le mani. Io mi sono licenziato ed ho ricominciato da capo. Le ho messo un tetto sulla testa e se non fosse stato per me, lei a quest'ora non era dov'è. Ho preso quei 4 risparmi che mia madre mi ha lasciato ed ho investito tutto quello che avevo per il nostro futuro. Il ringraziamento?? Quello che ho riassunto su in quattro righe.

Avessi fatto la cosa peggiore di questo mondo dico, vabbè mettimi in carcere e butta la chiave.

Non ho fatto nulla anzi, forse ho fatto troppo e quando sento certe storie in giro, oggi, non mi meravigliano più perchè la cattiveria e l'invidia dilagano a macchia d'olio.

Io non sono così porca miseria.

Quando entro in casa degli altri chiedo permesso. Non come fanno certi personaggi che pensano di essere i padroni del mondo, con il culo degli altri.
Avatar utente
Giadina
Messaggi: 4317
Iscritto il: 19 dic 2018, 19:10
Località: Roma

Messaggio da Giadina »

Ah, brutte storie.

Io non so quanto sia giusto darsi completamente agli altri, ma se nel momento in cui lo si è fatto si era sereni e soddisfatti, va bene così.
Sembrano frasi fatte, ma pensare al passato o al congiuntivo non è producente, fa solo del male.

Bisogna guardare al Qui e Ora. Basta.
:s19053:
Rispondi